Diario macedone

Edizioni Il Formichiere

Incontro per la prima volta Theo Anghelopulos, l'autore di La recita, in una delle ultime giornate d'ottobre del 1978.
Alle tre del pomeriggio, di domenica, in casa di Laura De Marchi, un'attrice.

Sono stato invitato dalla mia amica a prendere un caffè insieme con il suo compagno e l'uomo greco, piccolo, un pò panciuto, con occhiali e pochi capelli. Se avessi incontrato per strada uno così, non mi sarei neppure voltato a guardarlo.

Adesso invece rimango ad ascoltarlo per cinque ore, affascinato, incantato come serpente.

Rare volte mi è capitato di incontrare una persona carica di tanto magnetismo.

E parliamo. Parliamo di cinema in generale, di Circuito chiuso in particolare: un film da me interpretato che lui ha avuto modo di vedere al Festival di Berlino; del suo lavoro, della lingua greca, parliamo del mio paese natio Calimera, villaggio di origine greca e dell'amore della mia terra tanto vicina e pure così difficilmente per me raggiungibile; parliamo della mia Itaca.

L'uomo venuto dalla Grecia mi parla della sua terra che è la mia, della sua realtà che è il mio sogno. Ascolta il suono della mia lingua che è il ricordo lontano della sua.

In questo pomeriggio di domenica si tesse una tela che Penelope non avrà mai per le mani.
Alla fine, mi offre di lavorare con lui.

Uno stolto pudore mi trattiene dall'abbracciarlo all'inizio della nostra avventura. Ma è già sera. E il giorno dopo quello della sua partenza.

 

Copertina del libroIl set a DotsicòOmero Antonutti nei panni di "Megalexandros"L'attore Brizio Montinaro, autore del libro, nei panni di un "anarchico italiano"
Copertina del libroIl set a DotsicòOmero Antonutti
nei panni di
"Megalexandros"
L'attore Brizio Montinaro,
autore del libro,
nei panni di un
"anarchico italiano"

Recensioni: