Attore e scrittore. Nato a Calimera di Lecce.
E’ una delle più singolari personalità del mondo dello spettacolo. Attore per professione è antropologo per vocazione. La distanza tra i due ambiti di interesse ha alimentato per anni l’idea che esistessero addirittura due persone con lo stesso nome: una appartenente al mondo dello spettacolo, l’altra inserita in qualche università italiana. Le due figure si sono ricongiunte grazie a Maria Corti, sua maestra e intellettuale di grande apertura mentale, che ne ha parlato in più occasioni pubbliche mettendo in rilievo, senza scandalo, la singolarità di Brizio Montinaro.
Diplomato al Centro Sperimentale di Cinematografia, ha debuttato in Teatro in Venti zecchini d’oro per la regia di Franco Zeffirelli. Ha recitato ne La lupa di Verga accanto ad Anna Magnani ed è stato protagonista di Orgia di Pier Paolo Pasolini in una edizione storica con la regia di Lorenzo Salveti. Negli ultimi anni ha portato al successo opere teatrali da lui stesso ideate, scritte e interpretate come Il vaso di Pandora con il sassofonista Massimiliano Donninelli, Danzare col ragno con l’Ensemble Terra d’Otranto e In riveder la luna io me ne stava magnifico viaggio nei versi sublimi del più grande e contemporaneo dei nostri poeti: Giacomo Leopardi. Questi spettacoli hanno incantato le platee di tutti i luoghi in cui l’attore si è esibito: Roma (Sala Sinopoli dell'Auditorium Parco della Musica per l'Accademia Nazionale di Santa Cecilia), Lecce, Pisa, Vicenza (Teatro Olimpico), Ginevra, Matera, Los Angeles, Brindisi, Napoli, Roma (Teatro Palladium) ecc.
Montinaro ha lavorato con alcuni tra i più grandi maestri del cinema europeo: Miklos Jancso, Luigi Comencini, Richard Lester, Alberto Lattuada, Jean Delannoy, Giuliano Montaldo, Theo Anghelopulos ecc. Dall’esperienza cinematografica sul set nascono due suoi libri: Diario macedone. Con Anghelopulos sul set di Alessandro il Grande (Edizioni il Formichiere 1980) e Cristoforo Colombo. Diario di bordo (Eri 1985). Unici, per chi vuol capire dal di dentro seguendo sul set giorno dopo giorno lo sguardo dell’artista, la nascita e la realizzazione di un’ opera cinematografica.
Montinaro si occupa di antropologia culturale e in particolare di religiosità popolare, tema sul quale ha pubblicato: Salento povero (Longo Editore 1976), Canti di pianto e d’amore dall’antico Salento (Bompiani 1994/ 2015), San Paolo dei Serpenti (Sellerio 1996), Danzare col ragno (Argo 2007), Il tesoro delle parole morte. La poesia greca del Salento (Argo 2009), Il teatro della taranta. Tra finzione scenica e simulazione (Carocci editore 2019) e molti articoli e brevi saggi per varie riviste specializzate.
Da Canti di pianto e d’amore dall’antico Salento sono stati tratti i testi per alcune opere musicali di altissimo livello artistico: Outis di Luciano Berio, prima rappresentazione al Teatro alla Scala di Milano nel settembre 1999, Laments di Brian Elias in prima mondiale al 54° Festival internazionale di musica di Cheltenham nel luglio 1998 e in prima a Londra alla Royal Festival Hall nel novembre 1999 con esecuzione, in tutte e due le occasioni, della BBC Symphony Orchestra diretta dal maestro Tadaaki Otaka. Cantante solista: mezzo soprano Catherine Wyn-Rogers. E ancora Klagelied di Ana Szilàgyi eseguita in prima assoluta presso l'Università della Musica di Vienna nel marzo 2007, Moroloja di Antonino Chiaramonte con Nora Tigges-Mazzone voce femminile e Umberto Papadia voce maschile e percussioni, e poi quattro brani pubblicati nel cd Ecovanavoce ed eseguiti dagli autori (gli Ecovanavoce) e infine Morolòja kai erotikà di Ivan Fedele, un quartetto eseguito nel maggio del 2011 presso il Teatro Argentina di Roma, sotto l'egida dell'Accademia Filarmonica Romana, dal Quartetto Prometeo e dal soprano Valentina Coladonato. Ultima avventura nel campo musicale è Calimerita. Lamento d'amore di una donna di Calimera scritto espressamente da Montinaro per il musicista Ivan Fedele ed eseguito dall’European Contemporary Orchestra diretta da Raoul Lay in prima mondiale a Mons 2015 Capitale europea della cultura e al Flagey di Bruxelles.
L'ultimo suo impegno lo ha visto insieme al danzatore Miguel Ángel Berna, come co-direttore artistico e come attore nello spettacolo di danza ( produzione spagnola) Cardía de llanto ... de amor. Nell'autunno del 2019 è stato pubblicato dall'editore Carocci il suo ultimo libro dal titolo Il Teatro della taranta. Tra finzione scenica e simulazione. Grazie alle tantissime novità contenute nel libro, una piccola rivoluzione sul tema del tarantismo.