Quaderni Urbinati di Cultura Classica

QUADERNI URBINATI DI CULTURA CLASSICA

Nuova Serie 100 - N. 1 . 2012

La poesia greco-salentina in margine ad una nuova antologia curata da B. Montinaro
di Francesco G. Giannachi

.... La lingua greco-salentina, effettivamente parlata ancora solo in otto comuni della provincia di Lecce (Calimera, Castrignano dei Greci, Corigliano, Martano, Martignano, Soleto, Sternatia e Zollino), è un idioma di origine greca che lentamente va perdendosi con la scomparsa degli ultimi parlanti e che difficilmente potrà essere mantenuto in vita da iniziative di carattere folklorico che in questi paesi vengono spesso intraprese. La pubblicazione di testi scritti e, invece, uno dei pochi metodi, insieme alla registrazione e diffusione della viva voce dei parlanti, idonei a consegnare ai posteri alcuni documenti tangibili dell'esistenza e della reale consistenza della lingua 'grica'. In questa prospettiva si inserisce l'edizione d'una antologia della poesia greca del Salento curata da B. Montinaro. L'Autore (d'ora in poi A.) non è nuovo a questo tipo di iniziative ed anzi ha il merito di aver superato, con una precedente antologia, i ristretti confini dell'editoria locale e di aver dato alle stampe a Milano nel 1994 per i tipi di Bompiani il volume Canti di pianto e d'amore dall'antico Salento.

Un'antologia di testi poetici composti e tramandati oralmente per secoli e che hanno visto la loro prima trascrizione solo dopo il 1850, è sicuramente un'opera da accogliere con grande benevolenza, non fosse altro per la necessità, cui si è accennato prima, di trasmettere alle prossime generazioni, che di questo idioma saranno del tutto ignare, una traccia della lingua dei loro padri. E l'A: è fortemente animato da questo spirito di fondo, come testimonia soprattutto l' 'Introduzione' (pp. 7-57) che assume la forma di un lungo e scorrevole monologo che tocca, senza soffermarsi troppo o approfondire, molti dei temi più discussi ed importanti relativi alla lingua greco-salentina. Colpisce subito, leggendo le pagine introduttive al volume, il peso preponderante che questa lingua assume per l' 'A. come lingua della memoria, o potremmo dire lingua dell'anima, idioma che, oltre a rappresentare la sua identità 'grica', è soprattutto la lingua della sua fanciulezza, appresa dalle labbra dei parenti nella natia Calimera, ed anche l'espressione di una cultura e di una dimensione sociale ormai quasi cancellata.

... Un' antologia non ha solo lo scopo di divulgare brani poetici, ma può essere un valido strumento di conoscenza e riflessione sui testi anche per lo studioso che voglia approfondire alcuni aspetti particolari della lingua. Di particolare interesse, ad esempio, il fatto che Montinaro ripubblichi alcuni antichi testi in 'grico' già editi da Morosi ma poco noti proprio perché stampati in un'edizione ormai uscita fuori commercio da molti anni...

... L'opera è sicuramente un valio contributo alla conoscenza di una cultura che, come già affermato, vive ormai i suoi ultimi momenti e che potrà lasciare nel futuro il segno della sua esistenza solo attraverso ciò che si riuscirà a trascrivere e divulgare. L' A. traduce in maniera abbastanza accurata tutte le liriche, stando attento speso a ricreare, dove possibile, alcuni aspetti fonici del testo originale ed a rispettare almeno in senso lato la lunghezza dei versi...
Si auspica che il 'tesoro' che questo libro vuole racchiudere in sé non rimanga infruttuoso come quello di Arpagone, ma stimoli tutti coloro che vi si accosteranno, generando in essi curiosità, interesse, desiderio di conoscere la cultura greco-dalentina e l'anima semplice e delicata della sua poesia.