CIAO ELIO, AMICO DI UNA VITA

Caro Elio,
dunque sei riuscito a prendere l'aereo. La "lista di attesa" è finita.                                                  Come stai Elio? ti chiedevo al telefono.  "Sono in lista di attesa". Questa era la tua risposta.            Lo spirito che ti ha reso un uomo e un artista particolare non ti ha mai abbandonato. Fino all'ultimo. La morte è venuta e ti ha trovato vivo.
Il tuo corpo era seduto in poltrona prima, sulla carrozzina poi, ma la tua mente non si è mai fermata. La tua immaginazione non si è mai estinta. Gli anni gravavano, è vero. La tua fantasia invece era sempre leggera e vivida come quella di un bambino. Ancora pochi giorni fa mi hai detto che imparavi a memoria poesie che ti piacevano o che cercavi, nelle notti insonni, di ricostruire, sempre con l'uso della tua straordinaria memoria, testi poetici che avevi appreso a scuola quando eri ragazzo nel tuo adorato "Gioberti" e che ora mostravano qualche buco, qualche piccolo segno di usura. Mi hai detto "L'aquilone". Appena ricostruito.  L'hai recitato a me. Solo a me che ero venuto a trovarti ma non immaginavo che sarebbe stata l'ultima volta. Mi hai raccontato che la tua sciarpa rossa che ti aveva regalato Fellini, era finalmente partita per Los Angeles, per essere esposta in una mostra sul grande regista italiano tuo grande amico ed estimatore. Dicevi di essere stanco ma l'attimo dopo eri pronto a fare uno spettacolo.  Anche se solo per me. Ti conosco dal 1965 mi hai lasciato oggi. Sei andato a raggiungere i tuoi amici più cari: Marcello Mastroianni, Bice Valori, Paolo Panelli, Carlo Giuffrè, Toni Ucci, Lauretta Masiero,  Rossella e... e... e... Li hai commemorati tutti tu alla loro morte. Ora che tutti quei grandi  amici tuoi se ne sono andati chi commemorerà te? Sei l'ultimo della splendida brigata. Chi parlerà della tua eccezionale duttilità, chi della tua voce che è stata quella  di grandi attori come Joel Gray, Charles Laughton, Michey Roony, John Gielgud? Chi ricorderà te delizioso  interprete di operetta, il tuo speciale Njegus ne "La vedova allegra"?  Chi i tuoi animali: la mucca, la tartaruga e soprattutto la tua indimenticabile gallina. Chi ricorderà te interprete di commedie musicali e teatro? Tanto teatro.
Non faremo più le nostre conversazioni sul cinema. Bastava dirti un nome e subito tu sciorinavi cast interi e mille episodi attinenti a film, attori, doppiatori. Tutti divertenti.
Te ne sei andato portando via con te l'eco delle nostre risate durate tutto il tempo della nostra lunga amicizia.
Elio, vivrai sempre nei miei pensieri. Ti abbraccio forte.
       Brizio


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