CALIMERITA di Ivan Fedele e Brizio Montinaro

       Un altro mattone (l'ultimo?) si aggiunge al monumento che ho sognato di costruire al grico per prolungare la memoria e la presenza nel tempo della mia lingua materna inesorabilmente in via di estinzione. E quale strumento migliore se non quello di legare testi in grico alla musica colta contemporanea?!
CALIMERITA. Lamento d'amore d'una donna di Calimera, per tre voci femminili e orchestra da camera, è la sesta opera musicale su testi grichi composta da autori sparsi in Europa.
Questa volta il testo consiste in una poesia scritta per questa occasione da me stesso (e non ripresa dal compositore dal mio libro CANTI DI PIANTO E D'AMORE come è avvenuto le altre volte) ispirandomi alla poesia orale di tradizione greca.
               E' il lamento d'amore di una donna di Calimera, sedotta e abbandonata, che perde nello stesso atto d'amore la verginità e il suo amante: un seduttore appassionato e sbruffoncello che aveva conquistato mezza Grecìa con il suo canto ma che il lavoro poi porta lontano dalla sua terra senza fargli fare più ritorno.
Per comporre questo testo ho usato la stessa tecnica che adoperavano le lamentatrici funebri: ho disposto in un ordine tutto mio dei moduli della poesia orale grica e gli ho adattati, a volte appena modificandoli a volte componendo io stesso degli interi versi che mi mancavano per portare avanti il mio disegno creativo.
             La musica è stata scritta ancora una volta dal maestro Ivan Fedele (salentino di origine), uno dei compositori italiani più stimati ed apprezzati in Italia e all'estero. Accademico di Santa Cecilia è ora direttore della Biennale Musica di Venezia,
             La casa editrice che ha pubblicato l'opera è la prestigiosa SUGAR MUSIC di Milano.
             La prima esecuzione mondiale avverrà il 17 marzo al Théatre Le Manège di Mons, in Belgio, nell'ambito di Mons 2015 Capitale europea della Cultura e, subito dopo, il 18 marzo, al Flagey di Bruxelles nell'ambito del Klara Festival. Eseguirà l'European Contemporary Orchestra.

Ecco l'incipit del testo:

Satti pu me filise ìon' nnìtta màvri.                         Quando ci siamo baciati era notte nera.
T^spo mas ide, tispo mas ennòrise                        Nessuno ci ha visti, nessuno ci ha riconosciuti.
Mas ìde, orio, e nìtta ce to ìpuno.                          Ci ha visti, bello, la notte e l'alba.
mas ide, orio, t'astèri ce o fengàri.                         Ci ha visti, bello, la stella e la luna.
T'astèri ncùcchiezze ce t'ùpe sti tàlassa                La stella si è chinata e l'ha detto al mare
e tàlassa tramàssonta ton ìpe sti varca                  il mare tremando l'ha detto alla barca
e varca ston orio marinaro                                     la barca al bel marinaio
o marinaro to travùdise "s ti Chòra.                        il marinaio l'ha cantato al paese.
Ce àrtena manechì ime sto spiti                            Ora sola in casa son rimasta
manechì me ton àspromu màti -                            sola con la mia bianca camicia da notte
aspro sa' chiòni ìone to màtimu! -                          - bianca come la neve era la mia camicia! -
arte èna rudi rotino èchi 'cimèsa...                         ora ha nel mezzo una rossa melagrana...


 


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