Alfabeta

Mensile di informazione culturale
Febbraio 1981
Numero 21 - Anno 3

Brizio Montinaro

Diario Macedone con Anghelopulos sul set di
"Alessandro il Grande"

Milano, Il Formichiere, 1980
pp. 193

Brizio Montinaro, intuendo la nostra quasi invidia per la sua avventura macedone, ce ne ha apprestato una descrizione ricca di interessantissimi dati, i quali formano in effetti una seconda storia a fianco di quella narrata nel film, al pari fabulosa e realistica insieme. Si tratta di un diario che va dall'8 dicembre 1979 al 27 marzo 1980, tenuto quasi quotidianamente su tutto ciò che cadeva sotto gli occhi di Montinaro e gli suscitava eterogenei stupori.
Primo aspetto conturbante: Anghelopulos, sfidando l'universo capitalistico e la sua maniera di fare films realizza il proprio quasi senza mezzi, non pagando gli attori ma solo spesandoli, girando in un paesello di montagna della Macedonia, Dotsicò, gelido d'inverno e disabitato dall'ultima guerra, meta solo estiva di pastori emigranti coi greggi: tutto il paese sarà set, ognuno dormirà in un sacco a pelo, un elicottero settimanalmente farà i rifornimenti e si porterà via gli eventuali malati. Insomma, una comune di duecento persone circa che passa senza soluzione di continuità dalla vita quotidiana al set, sicché i guai dell'una sono quelli dell'altro: se nevica, ad esempio, non si gira, Anghelopulos, avversato dai poteri politici ed economici domina con la sola forza della sua imprevedibile personalità su attori e materiale umano locale, stranamente ignari tutti non dico della sceneggiatura, ma della storia stessa narrata nel film.
In questa atmosfera un po' epico-eroica, un po' intessuta di sublime improvvisazione, fra scene girate con entusiasmo collettivo e lunghe discussioni ideologiche, ecco il nostro Montinaro recitare e scrivere insieme il suo diario, prezioso documento di un fatto oggi raro: un vivere in gruppo che già sconfina in un creare arte. E qui forse è stato Anghelopulos a fare da lievito e la pazienza intelligente di Montinaro a chiudere il vasto tutto in uno stimolante libro.

Maria Corti