La Gazzetta del Mezzogiorno

Lunedì 13 Luglio 1999

 

Il concerto <<Laments>> composto da un inglese alla Bbc

I pianti funebri del Salento trionfano in un'opera a Londra
Testi delle prefiche raccolti da un leccese

Londra - Canti di prefiche salentine in dialetto <<griko>> formano la tessitura di un singolare lavoro musicale, presentato l'altra sera con successo in prima mondiale ad uno dei più prestigiosi festival del Regno Unito.
<<Laments>> - per mezzo soprano, coro e grande orchestra - è stato composto da un musicista inglese, Brian Elias, e si basa su testi raccolti da Brizio Montinaro, leccese di Calimera, in un libro intitolato <<Canti di pianto e d'amore dall'antico Salento>>.
La BBC Symphony Orchestra sotto la bacchetta di Tadaaki Otaka l'ha proposto al pubblico dell'International Festival of Music in corso a Cheltenham.
<<Sono felice perché - ha dichiarato Montinaro - affidando quei canti alla musica forse avrò salvato per sempre testi che miracolosamente mi hanno affidato le due ultime lamentatrici del Salento prima della loro fine. Grande motivo di orgoglio è che questi canti vengono eseguiti in grico, la lingua ancora oggi parlata dagli abitanti di sette villaggi in provincia di Lecce>>.
Elias ha compiuto proprio sabato 50 anni, ha un retroterra familiar-culturale complesso (è nato in India, ha nelle vene sangue ebraico e iracheno) e cercava da tempo una base letteraria su cui costruire una profonda musica da lutto. E' rimasto subito catturato dal libro di Montinaro, di cui un amico gli aveva portato una copia dall'Italia. L'ha colpito la semplicità e profondità dei sentimenti espressi. Laments sarà trasmesso oggi dalla BBC su Radio3, il canale di musica classica.

Montinaro, da Calimera al successo
Brizio Montinaro, nato a Calimera e trasferitosi poi a Roma, è attore di cinema, teatro e televisione e in più scrittore. E' uno dei personaggi più singolari del panorama dello spettacolo in Italia.
In cinema ha lavorato con prestigiosi registi italiani e internazionali. Con Miklos Jancso ha interpretato <<La tecnica e il rito>>, con Luigi Comencini è stato protagonista insieme con Stefania Sandrelli di <<Delitto d'amore>>. Ha lavorato ancora con Alberto Lattuada, Giuliano Montaldo, Pupi Avati e molti altri.
Con Theo Anghelopulos ha interpretato un ruolo in <<O Megaléxandros>>, Leone d'oro al Festival di Venezia. Di recente Montinaro ha interpretato nel ruolo di protagonista un film per la tv franco-tedesca. In teatro ha esordito con Franco Zeffirelli in <<Venti zecchini d'oro>>. Un ruolo accanto ad Anna Magnani ne <<La lupa>>. Ha pubblicato libri per Bompiani, Sellerio, Eri e Longo.

Chi sono le poetesse della morte e del lamento
Poetesse della morte e del pianto. Così sopravvivono nella memoria della Grecìa salentina le "prefiche", donne che dei funerali avevano fatto un mestiere rispettabile e redditizio. Accanto alla bara di ogni defunto c'erano loro: vestite di nero, il volto fisso e teso, come una maschera di dolore, lo sguardo perso nel vuoto. Accompagnavano le fasi salienti del rito funebre con versi che raccontavano la vita del caro estinto, le opere da ricordare, il suo buon cuore. Composizioni poetiche rigorosamente in griko, inni alla morte intrisi di paganesimo, senza il sollievo dell'aldilà, di una vita altrove. Solo immagini di buio, vuoto, disperazione.
Alcune prefiche spiccavano per talento poetico: erano le più richieste e le più remunerate. Raccontano i più anziani che con poche informazioni riuscivano a delineare quadri di toccante profondità psicologica sul soggetto in questione. Altre eccellevano nella capacità di dare la giusta sonorità ai canti funebri.
L'effetto da raggiungere era quello del pianto catartico: rendere l'atmosfera densa di commozione, perchè le lacrime versate potessero palesare l'affetto dei cari per il defunto. Una rappresentazione teatrale della morte che "le donne del pianto" gestivano con rara maestria.