LA FIDANZATA DI GADDA - GIUDIZI DEI LETTORI

                 Pino Strabioli e Patrizia De Clara alla Libreria Spazio Sette di Roma
                 durante la presentazione del libro                                                                                 

                                                          PATRIZIA DE CLARA

                                                      LA FIDANZATA DI  GADDA

                                                                   Etabeta PS

1.    … Grazie mille per il delizioso libretto che mi ha inviato, le faccio i complimenti per la sua abilità di scrittrice raffinata.  
Anna Bandettini  - Giornalista di Repubblica

2.    … Ti scrivo il mio “GRAZIE” per il viaggio bellissimo nel tuo, ora potremmo dire, metaverso. In lungo e in largo per l’Italia, l’Europa e pure oltre oceano, in compagnia della tua simpatia, arguzia e umorismo.    
Cinzia Paladini - Giornalista  di Canale 5

3.    … La sensazione di fondo che mi è rimasta è il dispiacere di non averti conosciuta prima, saresti stata una presenza preziosa, stimolante, arricchente per la mia vita.
Lo sei, da ora.
Grazie del dono, del ricordo del mio amatissimo padre, della tua scrittura, del tuo essere, del tuo entusiasmo, della tua intelligenza e della tua dedizione alla causa dell’arte.
Alessandra Terni - Figlia di Paolo Terni

4.    … Il tuo libro l’ho letto in un soffio e questo ti dovrebbe bastare.
Ma aggiungo che era un soffio piacevole ed intrigante che ha mi fatto stare lì con te, e ti dovrebbe bastare.
Ma ti vorrei ancora dire che mi ha stimolato il ricordo di tanti momenti e di tante persone importanti per noi, per la nostra cultura.
E poi ci sei tu, amica, attrice, scrittrice
Tiziana Aristarco -  Regista

5.    E’ l'anno di Gadda ( nasce il 14 novembre 1893, muore il 21 maggio 1973) e ricordarlo attraverso questo breve ma intenso e divertentissimo diario regalatoci  da chi Gadda  l' ha interpretato e rappresentato per 34 anni, è davvero originale.
Laura Demetri -  Teche Rai

6.    … Io in queste pagine ho ritrovato soprattutto due elementi centrali: la grandezza di Gadda, e il ruolo dell'Attore. Sono due elementi che si sposano (non si fidanzano) avendo come anelli nuziali il linguaggio e il corpo. Mi hanno colpito in particolare due recensioni, quella di Nicola Fano e di Renato Palazzi dai quali prendo alcune espressioni a te rivolte come 'portavoce' di Gadda: "scenografia fonetica", "la dilatazione dei suoni genera figure immateriali, che sono quelle e non altre perché le loro coordinate sonore appaiono immutabili ", "cantilenanti musicalità, ritmi alterni, insinuanti armonie sottolineate da una gestualità geometrica e scarna". Questo è Gadda, questo il linguaggio che emerge come una lava dal testo da te evocato come da un rito sciamanico, ed è quello che anche io ho avuto il privilegio di ascoltare, senza riuscire così bene a sintetizzarlo. E poi c'è l'Attore: e qui ti voglio privare di ogni soggettività, di ogni grandezza tanto riconosciuta, per farti solo simbolo dell'arte dell'Attore. Ci sono delle cose che dici e che vanno davvero oltre te stessa: "La sequenza di passato remoto, iterato fino allo spasimo e sulla pagina efficace, doveva trovare nei miei movimenti la parte visiva e illuminante per il pubblico in sala"; "Il mio corpo doveva essere lo strumento attraverso il quale si realizzava la rabbia di Gadda"; "L'energia dell'attore di teatro non è soltanto una forza centrifuga che parte dal corpo per investire lo spettatore, è soprattutto concentrazione, immedesimazione, sintesi dei contributi delle parti più vitali del corpo tese a raggiungere uno scopo". In queste parole si annulla la "protagonista" della scena e della vita quale tu sei, e si esalta quel lavoro incessante, introverso, perfino straziante perché lacerazione del corpo, di cui parlava anche Eduardo nell'ultima sua comparsa in pubblico. Ecco, cara Patrizia, che insieme al dispiacere per non esserci stato alla Presentazione del libro c'è forse il piacere di aver riflettuto nel silenzio su queste pagine così toccanti e così significative sulla letteratura e sull'arte dell'interpretazione.
 Alessandro Stile - Filosofo

7.    … Le "emozioni" mi hanno permesso, leggendo tra le righe, quanto lavoro,     impegno, fatica e disciplina ci vuole per arrivare a tale risultato sublime della tua recitazione, del tuo mestiere d'attrice e del tuo rappresentare noi donne sia fisicamente che spiritualmente. Grazie grazie Reghina, due, tre, mille volte Reghina... In tutta la lettura del tuo racconto mi sento presa per mano e portata da te su tanti palcoscenici per tanti anni in tanti paesi, incontrando numerosi personaggi famosi e non, con ogni volta gli stessi entusiasmi. Credo, che hai avuto molte soddisfazioni (e questo si legge  nella gioia, l'umorismo e l'ironia, che trasudano nel testo) puoi guardare con orgoglio alla tua carriera.
Ingrid Reindell - Restauratrice

8.    Cara Patrizia, buriana passata, libro ricevuto e letto con mucho gusto!
Ha fatto un bel lavoro! Grazie per avermelo mandato.
Vittorio Lingiardi – Psicanalista e Giornalista del Venerdì di Repubblica

9.    … E’arrivato! L'ho letto. Tutto d'un fiato, non potevo fare altrimenti, data la lunga attesa e l'implicita curiosità. Quando si legge il libro di un'amico/a c'è sempre un fondo di curiosità, ma anche di preoccupazione per ciò che si leggerà, e ciò che si dovrà dire dopo averlo letto, e qui la situazione si fa pesante.
E che dire del tuo cara ragazza?
Che hai scritto un libro delizioso, affascinante, un diario di una esperienza di umana teatralità che ti contraddistingue.
Nelle parole e nelle frasi che scrivi si recita, e si recita con musicalità, facendo vivere a chi legge, le emozioni che tu hai provato in tutti gli anni delle tue numerose ed acclamate performance. Teatro e vita un binomio indissolubile.
Il diario è anche un piccolo manuale di storia del teatro d'avanguardia che, con la sua forza, ha dominato per molti anni le scene teatrali del nostro paese: ormai solo un pallido ricordo.
E mi piace dirti che nel tuo sottile, ed a tratti, esilarante racconto, ti ho riconosciuta come donna di forte carattere e di spiccata personalità, scevra da manierismi tipici di certi profili di attori. 
Franco Merlo

10.  Ordinai, giunse, divorai… Ma la digestione è più lenta, troppi ricordi comuni, ammirazione, stima, affetto, rabbia… Intanto grazie per continuare a suscitare emozioni.
La vecchia Palù

11.  … Tra la folla plaudente pensavo di telefonarti il giorno dopo per plauderti    un po' in privato. Invece eccomi qua solo ora. Per dirti la gioia e la commozione  nel rivederti e risentirti più consapevole, più brava, più giovane.. più bella! Siamo cambiate entrambe ma forse in meglio e la tua ripresa di Gadda funge da termometro della nostra febbre di vivere, più ammorbidita e rotonda, ma viva, viva viva.
Palù Pascolini – Sceneggiatrice

12.  … Devo a te la scoperta  della genialità teatrale di Gadda e non è poco. Ti ho in mente bella e giovane e piena di energia.
Annabella Cerliani – Attrice

13.  Siamo appena emersi dall’affascinante e ironico viaggio compiuto in compagnia de “La Fidanzata Di Gadda”. E’ stato un piacere, anche con un pizzico di nostalgia, rivivere gli anni della tua carriera, della storia del tuo spettacolo e del teatro italiano.
Sempre ironica, scoppiettante, imprevedibile.
Roberta Paladini - Attrice
Roberto Tiraboschi – Scrittore

14.  … Lettura molto piacevole. In poche pagine una storia di vita: vita nel teatro e di teatro.
Un binomio che dura magnificamente nel tempo:il testo di Gadda e la tua fedeltà a quel testo.
Anna Maria Mori – Giornalista
Antonio Leone – Giornalista

15.  … Sono stata in tournée una serata intera e mi sono molto divertita a far tappa in una festa dell’unità, in un teatrino della mia Roma scapigliata, nelle città che ancora sapevano di lotta. I miei vent’anni e poi i trenta e poi i quaranta: dal futuro possibile, al futuro negato.
Annamaria Gustapane – Scrittrice

16.  … Patrizia sa prenderti per mano e partati con sé.
 Paolo Insalata - Animatore culturale

17.  … Ho letto il libro. Me lo sono gustato e l’ho trovato delizioso, mi è piaciuto molto. Sono anche riuscita, ieri sera, a vedere lo spettacolo su youtube… che bomba e che interprete, che gran voce Patrizia! Un lavorone. Vorrei dire cazzutissima se non avesse un’implicazione così maschilista. Sono felice che sia stato degnamente riconosciuto…Ora però urge da parte mia un approfondimento gaddiano. Grazie Patrizia
Irene Simonelli – Restauratrice

18.  … Mi sono molto divertita con tutte les « anecdotes » che escono del tuo racconto, dalle Feste dell’ unità, nel giro del mondo, sola con le «texte »…
E mi son venuti dei rimpianti di non averti vista sul palcoscenico, anche se forse avrebbe dovuto leggere primo questo monologue per potere goderlo al massimo.
34 anni di lavoro constante, di quello ne parli benissimo.
Bravo per questa fedeltà, questo amore per Gadda, per il  pubblico, per il teatro. Geneviève Doufour -  Regista                                   


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