Il teatro della taranta. Tra finzione scenica e simulazione (Carocci 2019) contiene una raccolta di 5 testi teatrali, molto rari e dimenticati, tenuti insieme dal tema del tarantismo e appartenenti al genere comico, in realtà sono veri e propri documenti per uno studio tutto nuovo appartenente all’ambito dell’antropologia culturale. Moltissime sono le novità assolute. Comprese le immagini. Creare il contesto in cui sono fiorite queste pièces permette al lettore di apprezzarne meglio il profumo e soprattutto di scoprire molte altre cose del tutto inedite come, ad esempio, che il tarantismo non fu un fenomeno di ambito locale legato al Salento ma un fenomeno molto diffuso, e da lunga data, in gran parte dell’Europa meridionale con implicazioni scientifiche che coinvolsero medici e studiosi di ogni genere sparsi per l’intera Europa. Si scopre così una realtà molto più variegata e ricca di quanto l’importante inchiesta di Ernesto de Martino abbia saputo mettere in luce e soprattutto uno sguardo sul tarantismo totalmente nuovo. Gli autori delle opere teatrali qui presentate sono tutti di grande rilievo a cominciare da Pedro Calderón de la Barca per finire al nostro Francesco Albergati Capacelli e coprono un arco di tempo che sfiora i tre secoli: dal Siglo de Oro all’ Ottocento. Il fatto che i testi sono quasi tutti testi satirici o comici, a volte molto divertenti, ci fa capire come era visto il tarantismo dagli scrittori e soprattutto come poteva essere recepito dal pubblico che frequentava i teatri e che di casi di tarantismo era sicuramente testimone. E questo sia in tutta l’Italia, dove il tarantismo era sommamente diffuso, che in Francia o in Spagna. Senza distinzione.
Fonte: http://lnx.vincenzosantoro.it/2020/04/29/il-teatro-della-taranta-una-mia-videorecensione/