Corriere del Mezzogiorno

In <<Io ti salverò>> al fianco di Massimo Ranieri
Brizio Montinaro, attore e scrittore: <<Che emozione fare il pompiere>>
Sabato 27 aprile 2002

<<Non avrei mai pensato di fare un’esperienza così esaltante sul piano professionale e così emozionante su quello umano>> è la prima cosa che ci ha confidato Brizio Montinaro, interprete con Massimo Ranieri, Cristiana Capotondi, Riccardo Scamarcio (altro pugliese) della fiction Io ti salverò di Mario Caiano, prodotta dalla Titanus, che andrà in onda in due puntate su Rai Uno, il 28 e 29 aprile, alle ore 20.40.

Brizio Montinaro, nato a Calimera (nella Grecìa Salentina), ha lavorato per alcuni tra i più famosi registi italiani e stranieri, come Franco Zeffirelli, Alberto Lattuada, Theo Anghelopulos, Miklos Jankso, Luigi Comencini, Jan Delannoy, Giuliano Montaldo, Claude Pinoteau, Pupi Avati. Ha condotto programmi radiofonici, ha scritto e interpretato spettacoli teatrali. Ma la singolarità di Brizio è di essere anche uno scrittore, con al suo attivo almeno cinque libri di successo non solo in Italia. Canti di pianto e d’amore dall’antico Salento, edito da Bompiani, per citarne uno, ha ispirato Luciano Berio (Outis, Teatro alla Scala di Milano, 1999) e Brian Elias (Laments, Royal Festival Hall di Londra, 1999).

Brizio Montinaro, che ha raccontato in altrettanti libri le sue esperienze di attore al seguito di Anghelopulos (Diario macedone, il Formichiere, Milano 1980), e di Lattuada (Cristoforo Colombo, Nuova Eri, Torino 1985), afferma che dopo quelle esperienze, mai avrebbe immaginato che fra i pompieri, nel cui mondo è ambientato Io ti salverò, avrebbe scoperto un’altra dimensione, assolutamente straordinaria. <<E’ davvero un mondo a parte>>, dice, <<dove tutti sono legati da una solidarietà profonda e totale, non riscontrabile in nessun altro contesto umano. La generosità di questa gente è pari all’eccezionalità delle situazioni in cui si cala quotidianamente. Né potrebbe altrimenti compiere certi miracoli, come puntualmente accade. Perché di miracoli si tratta, quando c’è da lottare col fuoco>>.

Sul set di Io ti salverò, Brizio ha lavorato con pompieri trasformati in attori, tra i quali alcuni compagni, come Michele Laezza di Napoli e Domenico Morosini di Benevento, ma anche pugliesi, come Piero Petiti di Mesagne, Antonio Martena di Brindisi, Francesco Paisiello, di Francavilla; Michele Sodano, Domenico Pellegrini, Giuseppe Spilotros, di Bari. Tutti erano capi-squadra, nonché istruttori della Scuola Pompieri di Montelibretti, vicino Roma, dove si sono girate molte scene d’azione del film. Antonio Martena, di Brindisi, in particolare gli prestò i suoi guanti, dicendo: <<Mi raccomando… con questi guanti ho scavato nel fango di Sarno. Tienili da conto perché hanno salvato molte vite>>.

<<Senza i pompieri pugliesi non so come avrei fatto ad affrontare certe scene: erano così drammatiche, così spaventose, che pur sapendo che erano finte mi sarebbe mancato il coraggio>>, ha concluso Brizio.

Rina Durante