La Gazzetta del Mezzogiorno

 
Mercoledì 5 agosto 1998

 

Spettacoli

 

Stasera nel Castello aragonese di Otranto

Recital leopardiano con Brizio Montinaro

Un recital per Giacomo Leopardi, in occasione del bicentenario della nascita. E' questo l'omaggio di Otranto al poeta di Recanati, alle cui liriche, riunite sotto il titolo In riveder la luna io me ne stava, darà voce questa sera al Castello Aragonese l'attore salentino Brizio Montinaro.

<<E' un recital notturno - spiega Montinaro - che riunisce tutte le poesia in cui Leopardi dialoga con la luna e le stelle, così come farò anch'io, con il sottofondo del Velotti-Battisti Jazz Trio, la stessa formazione che accompagna i concerti di Paolo Conte>>.

Brizio Montinaro torna nel suo Salento dopo una gratificante ed esaltante esperienza vissuta al Festival Internazionale di Musica di Cheltenham, in Inghilterra, dove lo scorso 11 luglio, la Bbc Symphony Orchestra diretta da Tadaki Otaka ha eseguito in <<prima>> mondiale Laments, l'ultima creazione del musicista Brian Elias, i cui testi, affidati alla voce del mezzosoprano Catherine Wyn-Rogers sono stati tratti dal suo libro Canti di pianto e d'amore dall'antico Salento, edito da Bompiani.

<<Non pensavo che questo libro, pur avendo riscosso delle ottime critiche, potesse ispirare un musicista - dice incredulo Montinaro - La Bbc Orchestra aveva commissionato a Brian Elias un brano e lui voleva musicare un testo sul lamento. Un suo amico scrittore ha trovato il mio libro in Toscana e gliel'ha inviato. Lui ha trovato nei miei l'ispirazione per la sua composizione. Quando ci siamo incontrati, citava in griko brani dei miei testi e mi ha veramente stupito sentire parlare in griko un inglese.>>

L'emozione provata durante l'esecuzione di Laments alla Town Hall è stata veramente grande. <<Sembrava un concerto fatto per me - dice - Io sono abbastanza legato alla mia terra e aver affidato questa lingua alla musica classica è stato come allungare la vita al griko, affidare al futuro i misteri di questa lingua. Io credo che nessuna legge può salvare una lingua, mentre un'operazione come Laments servirà a salvare la memoria del griko>>.

Si fa critico di fronte all'eccessiva <<fioritura>> della tradizione grecanica che in quest'ultimo periodo ha invaso il Salento, favorendo la nascita di tanti gruppi etnomusicali. <<Sono dei calchi orribili di cose antiche - dice con severità - non c'è più ricerca e non ci sono veri musicisti. Basta con la pizzica e col tarantismo. Il tarantismo è morto>>.

Quest'ultimo sfogo, Montinaro lo fa come antropologo, attività che in lui convive con quella dell'attore. <<Ho cominciato a fare l'attore - dice - e ho lavorato al cinema con registi come Montaldo, Lattuada, Anghelopulos; poi ho fatto teatro, radio e televisione. Mentre facevo spettacoli e film, c'era chi diceva che esisteva un Brizio Montinaro antropologo, mentre quando prendevo parte ai convegni di antropologia dicevano di conoscere un attore di nome Brizio Montinaro>>.

Osvaldo Scorrano