CANTI DI PIANTO E D'AMORE DALL' ANTICO SALENTO

 

E' giunto in questi giorni in libreria (anche nelle librerie on line) CANTI DI PIANTO E D'AMORE DALL'ANTICO SALENTO.
Ha una veste nuova. Bella mi pare. Che ne dite?
Lo presento solo agli amici che so che non possono equivocare il mio orgoglio di autore.
Questo libro ha compiuto più di vent'anni di vita. E' infatti in libreria continuativamente da più di una generazione. E' diventato adulto e, forse, è anche opportuno che i giovani della sua età lo conoscano. Che a loro venga presentato!

Dalla prima apparizione nella collana la Nuova Corona diretta da Maria Corti ha avuto due ristampe e poi nel 2001 -  ormai consacrato dalla critica, dagli studiosi più prestigiosi ed esigenti come Bruno Gentili, Piero Camporesi, Dario Del Corno e da lettori affascinati come Antonio Tabucchi e Theo Anghelopulos -  è uscito finalmente nei Tascabili Bompiani. Questa che vedete, in una nuova veste,  è infatti la terza edizione nei Tascabili.
I versi contenuti in questo libro hanno affascinato una serie piuttosto lunga di musicisti che su tali versi hanno voluto comporre loro opere musicali di grande prestigio. Cito solo alcuni: Luciano Berio, Brian Elias, gli Ecovanavoce, Ana Szilagyi e Ivan Fedele.

Altri scrittori invece hanno tratto ispirazione da essi per la composizione di loro lavori: Vassilis Vassikexaghioglou per l'opera teatrale Kanon e Roberto Cotroneo per il romanzo Otranto.
Il mio editor al momento della correzione delle bozze mi aveva detto, in pratica, di non farla lunga, tanto sarebbe stato un libro letto soltanto da una nicchia di lettori. Non più di settecento. Questo libro, che effettivamente sembra di nicchia in quanto tratta un tema apparentemente di relativo interesse, ha trovato finora un pubblico di oltre trentamila lettori appassionati e spero proprio che altri se ne aggiungano disposti a leggere i versi di tradizione orale di una lingua - il grico - che ormai è quasi totalmente scomparsa. Lingua che ho balbettato, insieme all'italiano,  quando ho imparato a parlare da bambino.


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